EXHIBITIONS


ARPENSARE
Galleria Grefti
Sabato 12 Dicembre - Umbertide


Dopo aver accompagnato la cittadina di Umbertide, grazie all'aiuto delle coloratissime opere del pittore inglese Peter Bartlett, nella sua settimana di focus sul tema della multietnicità e il valore delle diversità siamo pronti per presentare il nostro nuovo progetto espositivo che vedrà protagonisti due artisti italiani, Annabella Cuomo e Antonio Massarutto.
I due artisti, così lontani nel loro stile e metodo di lavoro, hanno trovato un punto di incontro in quello che sarà il titolo della mostra, il termine dialettale "Arpensare".
In perfetto stile Grefti cercheremo di mettere in relazione le diversità di questi due artisti facendoli giocare con le ambiguità linguistiche di questa parola umbra.












Asa nisi masa, galleria d’arte contemporanea online, partecipa allo Slow Art Day 2015, la giornata internazionale dedicata alla fruizione e all’osservazione lenta e consapevole dell’arte.

Il prossimo 11 aprile potrete immergervi nell’osservazione delle opere di alcuni degli artisti che hanno collaborato con asa nisi masa in questi primi due anni di attività: Enrico Piras ed Enrico Pitzianti, Sandro Mele, Fabrizio Cicero, Annabella Cuomo e Andres Torca. Inoltre Nicola Di Croce e Caterina Gabelli proporranno una performance live legata alla mostra Moving From, inaugurata il 1° aprile su anmgallery.com.




WHITE NOISE GALLERY
Via dei Marsi 20-22
sabato 31 gennaio 2015

Il progetto è basato sul modello di quanto proposto a Los Angeles dalla Giant Robot , sulla falsariga delle mostre su Moleskine prodotte dalla Spoke-art di San Francisco.
Any Given Post-it non vuole essere solo una collettiva, ma un esperimento sull'identità che ha coinvolto sessantasei artisti italiani ed internazionali. 

Hanno aderito al progetto street artists, pittori, fumettisti, illustratori, fotografi, scultori e perfino un performer, invitati a creare un'opera partendo da una stessa base, scelta ironicamente tra quelle più lontane dal concetto di fine-art: il post-it.

Il foglietto giallo idealmente rappresenta l'idea schizzata e appuntata nella sua forma più sintetica, l'origine di un pensiero complesso e del processo creativo; a tutti gli artisti è stato quindi chiesto di utilizzare il post-it in modo il più possibile personale, non come semplice supporto ma come elemento da plasmare, adattare ed integrare alla personale cifra artistica, andando oltre il proprio territorio di sicurezza. 

Gli artisti hanno accolto la sfida creandone sculture, li hanno dipinti, stravolti ed inseriti nelle opere in modi incredibilmente inaspettati.
Si parla di identità, quindi, che si esprime con la stessa forza a prescindere dalle condizioni di partenza, dove i due requisiti, ovvero un limite dimensionale (ogni opera massimo 35x35cm) e l’utilizzo di uno o infiniti post it, si trasformano in linguaggio comune capace di raccontare 66 storie completamente differenti, che vi invitiamo a scoprire dal 31 gennaio al 28 febbraio.

ARTISTI IN MOSTRA:
Daniele Aimasso · Francesco Amorosino · Rafael Araujo · Bafefit · Roberta Banino · Cristiano Baricelli · Angelo Barile · Blu and Joy · Stefano Bolcato · Alessio Bolognesi · Alessandro Calizza · Danilo Cannone · Barbara Capponi · Cristiano Carotti · Antonella Caraceni · Antonella Casazza · Alessandro Cidda · Bruno Cerasi · Valentina Colella · Leonardo Crudi · Annabella Cuomo · Sabrina H Dan · Martina D’Anastasio · Pasquale De Sensi · Massimo Desiato · Gerlanda Di Francia · Luca Di Luzio · Marco Ercoli · Silvia Faieta · Max Ferrigno · Galo · Stefano Gentile · Roberto Gentili · Valentina Griner · Michele Guidarini · Hellbones · Mr.Klevra · Diego Koi · Giovanna Lacedra · Last22 · Beniamino Leone · Marta Mancini · Simone Masetto Maghe · Francesca Mariani · Francesco Melone · Mariacarmela Milano · Luisa Montalto · Rocco Mortellitti · Omino71 · Alessio Paiano · Pax Paloscia · Silvia Pavarini · Valeria Perversi · Ettore Pinelli · Marco Rea · Javier Rubin Grassa · Vincenzo Russo · Francesco Sgarlata · Gabriele Stabile · Stefano Tedeschi · Fabio Valerio Tibollo · Togaci · Giulio Vesprini · Giovanni Viola · Xel · Pietro Zucca











TEMPLE UNIVERSITY OF ROME 
A cura di Tiziana Musi e Shara Wasserman
23 settembre alle ore 19
La Temple Gallery continua la sua indagine sugli spazi di studio e lavoro collettivi nel territorio romano, dove più artisti dividono un edificio, scambiando idee e ispirazione. In questi anni abbiamo allestito mostre presentando gli artisti più giovani del Pastificio Cerere, i gruppi presenti al Lanificio, al Piano Creativo al Gianicolense, a Via Arimondi. Ora tocca a Off1c1na al Quadraro. In questo spazio collocato nella parte più antica del Quadraro, a Via dei Juvenci 11, lavorano Paolo Assenza che rivela la sua vocazione pittorica attraverso la presentazione di grandi carte, liriche e sospese interpretazioni di effetti naturali; Annabella Cuomo, pittrice di formazione, lavora sulla bidimensionalità del piano e utilizza il disegno per rappresentare animali apparentemente identici ad antiche classificazioni rinascimentali,Paolo Dore, regista, scenografo realizza una struttura scenica con lavori su carta in parte strappata e incatramata; Anahi Mariotti evoca un tema profondamente politico, il rastrellamento del Quadraro, tramite un’evanescente installazione di minuscoli lavori di oreficeria; Germano Serafini, fotografo, presenta una serie di lavori (prevalentemente realizzati su pellicola) giocati sullo sfuocamento o comunque sullo slittamento di senso dell’immagine; E infine Daniele Villa, produttore cinematografico, regista, costruisce una serie di collage, che ricompongono i frammenti visivi di un immaginario personale complesso; In precedenza per circa 40 anni lo spazio ha ospitato una officina che si occupava di impiantistica elettrica. Adesso da qualche anno ospita questo gruppo di artisti diversi per età, per formazione professionale e per ricerca, ma legati da un rapporto di amicizia e di fertile scambio d’ idee.








ENTRE NOUS


Annabela Cuomo | Marta Roberti
A cura di Simona Merra e Carmela Rinaldi


MuGa Multimedia Gallery è lieta di presentare il progetto espositivo Entre Nous a cura di Simona Merra e Carmela Rinaldi: un ciclo di mostre nate dal desiderio di instaurare ‘con’ e ‘fra’ coppie di artistiun dialogo attraverso cui riscoprire argomenti comuni e differenze, territori condivisi e condivisibili.
L’espressione Entre Nous si riferisce a qualcosa che sta in mezzo,‘tra noi’, qualcosa che pur dividendo, unisce. L’incontro costituirà non solo il tema, ma anche il presupposto di ogni singola mostra: gli artisti scelti per  ricerche parallele, coincidenze e affinità, si confronteranno su temi e  attitudini comuni. Ogni esposizione sarà dunque il risultato di un’esperienza di condivisione, di scoperta e di sconfinamento dei linguaggi artistici individuali, riflesso della volontà di una continua ricerca nel confronto.
Il primo appuntamento del ciclo Entre Nous si apre con le opere inedite di Annabella Cuomo e Marta Roberti, accumunate da una predilezione per l’immagine fotografica come base di partenza per la loro ricerca e da un interesse filosofico, storico e antropologico per l’archivio. Le artiste approdano così a risultati differenti utilizzando il linguaggio della fotografia, del disegno e del video.
Nella serie Terra sostienimiAnnabella Cuomo rivela l’essenza del doppio e dello spaesamento attraverso una sovrapposizione di ambientazioni estranee, mentre Marta Roberti con La grande pipì e il video disegno animato Sarà stato, affronta teorie e temi filosofici e psicanalitici legati a maestri come Deleuze e Freud.
La mostra nasce da numerosi scambi avvenuti dentro e fuori gli studi, da stimoli e influenze reciproche, basi essenziali per una conoscenza autentica, di qualcosa che va al di là della somma e dell’accostamento dei singoli pensieri individuali: il dialogo in sé come scambio continuo diventa dunque  molto più importante di qualsiasi tema in esso affrontato.
Inaugurazione giovedì 27 febbraio 2014 ore 19.00
28 Febbraio – 27 Marzo 2014


MuGa Multimedia Gallery



Lu-ve 10-13 | 15-18

Via Giulia 108/109, 00186 Roma (IT) – T +39 06 45540484muga@muga.it; g.borrello@muga.it

Ufficio Stampa | ChiNa Press office: china@chinapressoffice.it






SPAVENTEVOLE
opere di Annabella Cuomo
a cura di Francesca Pergreffi e Michael Rotondi
SPAZIO MEME 
Carpi (MO)



La personale SPAVENTEVOLE di Annabella Cuomo è una selezione di cinque serie di lavori differenti, dove l’artista pugliese s’interroga e racconta la memoria, che come dice lei parte dall’ “Assenza … tutto lo scorrere del tempo e il tempo in sé; tutto ciò che scaturisce da esso e come l'uomo cerchi di affrontarlo”. Concetto che s’interseca e prende forma dall’archivio fotografico di famiglia e dal disegno in bianco e nero; dai libri di botanica ed anatomia appartenuti al padre
Le tecniche usate dall’artista variano dal tratto asciutto del pennarello nero, all’intervento manuale direttamente su fotografia, alle rielaborazioni digitali e sovrapposizioni analogiche, come ad esempio la serie “ Se non l’hai mai visto, non vuol dire che non lo vedrai ” del 2012. Serie nata dalla residenza a Rotteterdam, dove Cuomo progetta un tentativo di relazione tra i suoi famigliari e il paesaggio urbano olandese



Attraverso la cooperazione d’idee, tra i due curatori e l'artista, é nata la performance che prenderà forma il giorno dell'inaugurazione e da cui nasceranno nello stesso momento delle opere uniche di piccolo formato. Il pubblico della mostra diventerà parte dell'opera interagendo con il paesaggio proiettato su parete, e la Cuomo scatterà in diretta delle foto creando dei frame unici che saranno stampati, firmati e installati sul momento. L'azione si ispira alla serie "Necessary Recostruction" del 2011.





CRAC 
22/23 Dicembre 2013
Lamezia Terme



PROGRAMMA DELLA SERATA:

Installazioni a cura di Annabella Cuomo, Quiet ensemble, Chiara Dellerba , Serj, Nicole Voltan, Federica Di Carlo, Francesco Ciavaglioli, Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi, Sandro Mosco, Angela Zurlo, Michele Falchi, Bernardo Vercelli, Three minutes ago, Sandra Hauser, Elsewhere Factory, Overlab Project








GIOVEDì 23 MAGGIO 2013
EX MATTATOIO- MACRO TESTACCIO


 FILIPPO BERTA, ANNABELLA CUOMO, SILVIA GIAMBRONE, ALEX MUNZONE, SERGIO SALOMONE.

A cura di Roberto D’Onorio il progetto espositivo vive nell'errore logico del passato fondato sulla cognizione imperfetta dei grandi eventi e dell’influenza che questi agiscono nella costituzione della cultura esistente.


A tutt'oggi quello che stiamo vivendo è il retaggio di una società disciplinata dal torto e dall'antitesi gli insegnamenti del passato, come gli eventi presenti, dati per certi e inevitabili nel loro ripetersi, hanno svuotato ogni materia della sua determinatezza sino a snaturarne la visione critica e possibilità di mutazione. Quel che accade è un umore che vive nell'orrore e nell'errore ciclico, fossilizzando ogni possibilità di scelta, riducendo la cultura in un deposito statico d’informazione, in cui la storia ha il duplice compito di far ricordare e di far dimenticare.

Refuse tenta di ripercorrere l’orizzonte visibile, segnato e descritto dagli accadimenti storici, ponendo l’attenzione sulle teoria di Lotman per cui la cultura conserva l’informazione e ne riceve di nuova in un continuo processo di codifica e decodifica di testi, messaggi, pratiche che appartengono a linguaggi diversi.

La ricerca formale delle opere installative di Silvia Giambrone, Sergio Salomone, Alex Munzone, come quelle incisorie di Annabella Cuomo e video di Filippo Berta, avviene mediante la cronaca e la testimonianza del vissuto come dalla volontà di indagarne il labile limite della conoscenza.

Il percorso in mostra ospitato negli spazi della Pelanda, consiste nel tradurre una porzione di luogo appartenente alla conservazione della cultura collettiva, quale generatore di nuova informazione.

Il dialogo che ne scaturisce è pensato all'interno di una porzione, un’area chiusa sullo sfondo della memoria, che necessita di caos esterno per annientarla e crearla continuamente.
Refuse si presenta quale generatore di un possibile cammino, in cui l’uomo, nuovamente, si trova ad un bivio: l’alternativa radicale tra l’essere ancora e il non essere più figlio dei fatti e delle convinzioni non più sostenibili.







"C'è UN POSTO DIETRO L'ANGOLO DOVE VIVONO"
DI ANNABELLA CUOMO
A CURA DI VANIA CARUSO E ROBERTO D'ONORIO






La nascita della fotografia si fonda su un’ambiguità che ha a che fare con la sua doppia natura di arte meccanica: quella di essere uno strumento preciso ed infallibile come una scienza, e insieme inesatto e falso come l’arte. 

Dal profondo della coscienza e dagli ultimi momenti di un secolo in crisi che tutto pone a verifica, provengono fortissime le immagini di Annabella Cuomo, eclettica e impeccabile nell’esecuzione che mette in discussione la credenza per cui l’immagine fotografica sostituisce il reale.

Giunta a noi dopo un lungo periodo di residenza a Rotterdam, l’artista ritrova negli album di famiglia i suoi protagonisti, che utilizza come paradigma della cultura visiva occidentale; porzioni di passato che improvvisamente si rovesciano con tutta la loro cortina di emozioni e affetti, introducono la visione d’immagini falsificate dall’intervento della grafite, sconfessando il valore reale-documentario della fotografia. 

Roberto D'Onorio
« La società si adopera per far rinsavire la Fotografia, per temperare la follia che minaccia di esplodere in faccia a chi la guarda » Roland Barthes
Uno degli aspetti che mi colpisce maggiormente del lavoro di Annabella Cuomo è questa capacità di porre l’accento sull’assenza piuttosto che sulla presenza. Scorrendo tra le immagini che costellano l’universo della sua memoria, facciamo fatica a identificare volti, luoghi, situazioni. Talvolta l’artista stessa ci impedisce questo riconoscimento attraverso la cancellazione. Questa omissione amplifica la valenza mnemonica dell’immagine: non importa chi siano i suoi protagonisti, riusciamo comunque a percepire un legame affettivo che tiene assieme ogni cosa. L’intervento grafico si insinua nel solco della storia e permette di rivisitare il passato. L’autrice sembra voler mettere in luce il potere creativo del ricordo, là dove i frammenti si ricongiungono secondo un processo di coesione che è l’identità stessa; se i ricordi ci formano, siamo noi, in un secondo momento, a formare i ricordi. Un movimento ciclico entro cui ogni possibilità ha ragione d’essere.




INTERVENTO di Daniela Cotimbo



Il mezzo fotografico ben si presta a questa voluta ambiguità, mettendo in scena quel sentimento del perturbante che solo la vicinanza al dato reale rende possibile. Non a caso la scelta delle pose di ogni soggetto sembra essere già in qualche modo votata a rimanere nel tempo.
L’atmosfera onirica sembra riportarci sul set di un film di David Lynch, dove i veri protagonisti dell’incubo sono gli attori di ogni giorno: scene apparentemente comuni dietro cui si nasconde l’insidia dell’ordinario. Annabella esorcizza il pericolo della vacuità attraverso il suo intervento, restituisce a queste opere una dimensione atemporale. Il punctum dell’immagine è presto svelato. La memoria individuale diviene esperienza collettiva, in grado di attivare questo nostro legame col passato, sia esso inteso come storia recente, sia traslato attraverso le epoche. Una certa atmosfera malinconica attraversa tutto, là dove l’assenza assurge a destino condiviso. L’arte, attraverso i suoi segni distorti, riabilita la presenza.


INTERVENTO di Rossella Della Vecchia 

"C'è un posto dove vivono” ... i nostri cari estinti, i sentimenti provati, le emozioni, le gioie e i dolori: fotogrammi di tempi diversi, che rincorrono ricordi spezzati, abbandonati. Ecco che Annabella Cuomo metabolizza le ceneri del vissuto, con ritorni al nero, al fisso, al silenzio dell’istante, in immagini letteralmente distillate dal tempo. È un esercizio artistico di aleatoria evocazione, in cui la memoria ritrae il senso di una storia sbiadita e trasfigurata in ologrammi, tra il desiderio di afferrarli e il rischio di annientarli.  
La fotografia riesce ad anagrammare i ricordi, immortalandone il recondito, laddove la memoria non è scienza esatta ma emotiva rievocazione. Tra le sotterranee reminiscenze l’artista scava, quasi ad esserne l’archeologa, disseppellendo e riportando alla luce un’impressione pari allo sguardo attonito del protagonista-spettatore dinanzi alla propria vita. Consci della minaccia dei ricordi, avvertiamo l’oscillazione tra la vertigine dell’oblio e quella dell’eterno ritorno, che ci ancora al passato. 
In effetti i meandri della mente sono depositari del nostro legame con esso, in cui spesso si annida un mostro che scompare e riappare, divorando con i ricordi noi stessi: è la potenza della memoria. Il peso che spesso essa genera, nonostante l’evanescenza di un fantasma, deforma le “riscoperte” del processo cognitivo. Il ricordo è immagine. “L’immagine brucia: s’infiamma, di rimando ci consuma” (Georges Didi-Huberman). 
Gravando sulla pellicola esistenziale, i ricordi sopiti nel tempo improvvisamente schiudono abissi, in cui divampa tutto ciò che è stato raccolto e conservato. Nel presente essi eludono ogni narrazione contingente, spostandosi in un indefinito fuori campo, che è al contempo la più intima e la più universale delle azioni: ripetere un’esperienza può renderla nuovamente possibile. 
In questa personale Annabella Cuomo esercita una tematica e uno stile sempre più interiorizzati, fagocitazione del perturbante che non urla ma sussurra.  







ARTNOISE
presenta

ORTICA – ORGANIC THEME IN CONTEMPORARY ART

All’interno del FESTIVAL DELLA CREATIVITA’

Venerdì 8 febbraio 2013
Ore 19:00

L’8 febbraio 2013, presso FACTORY – SPAZIO GIOVANI ROMA CAPITALE (Ex Mattatoio di Testaccio) inaugura il Festival della Creatività.

ARTNOISE partecipa al Festival con il progetto ORTICA – ORGANIC THEME IN CONTEMPORARY ART, che prevede l’intervento di 8 giovani artisti che attraverso diversi media, riflettono sulla presenza e sull’utilizzo della materia organica nella creazione artistica.
“Organico significa innanzitutto organismo dotato di ordine interno, risultato delle leggi antichissime che regolano l’universo. Allo stesso tempo è una trama aperta all’imperfezione che pone la sfida creativa della variazione improvvisa”.
Guidati da questo impulso al superamento di un ordine prestabilito, gli artisti si muovono attraverso differenti approcci nel tentativo di stabilire una trama di relazioni possibili tra sé e ciò che li circonda.
Andreco, nel video come nella serigrafia, descrive i processi di transizione della materia dall’organico all’inorganico, sintetizzando il tema in un sistema di segni. Il video realizzato con Luca Coclite, invece, è uno sguardo nomade sul paesaggio, sul rapporto con la terra e sulla percezione dello spazio.
Una dimensione più intima e fiabesca caratterizza l’installazione di Roberto Atzori attraverso cui la vita viene narrata ed immaginata nel suo essere ancestrale, dove deperibilità e morte non fermano il flusso continuo della natura. Come in un bestiario contemporaneo, le creature di Annabella Cuomo si avvicendano sulle pareti bianche nelle loro forme mutevoli, vittime di un sacrificio che le ha portate a perdere la propria identità, emblematicamente rappresentative di quanto avviene nella società contemporanea. Nell’installazione di Diego Miguel Mirabella è lo sguardo il protagonista indiscusso, quello performativo di chi osserva, cui l’artista offre l’impercettibile delicatezza della polvere che lentamente attraversa il piano visivo per essere colta in un unico fugace istante. Nell’opera di Leonardo Petrucci, Geometria Sacra, Alchimia, Cabala e Astrologia, si offrono all’arte come sistemi di decodificazioni delle leggi immutabili che contraddistinguono la natura, nel tentativo si stabilire un rapporto di reciproca determinazione entro cui ogni forma vivente è partecipe di un processo organico e multiforme. Un approccio simile muove le opere di Alessandro Rosa, la cui ricerca sembra però focalizzarsi sulla natura scientifica del tema, annettendo alla definizione di materia organica quella fisica di massa all’interno dello spazio. Più specificatamente legato allo studio delle leggi alchemiche è il lavoro di Alessandro Vizzini, che attribuisce a tale antichissima scienza le coordinate universali attraverso cui interpretare il circostante, in essa convergono tutti i codici del sapere umano in un costante impulso alla mutazione, prerogativa fondamentale della creazione artistica. Angela Zurlo mette in scena il corpo, offerto allo spettatore nella sua possente e vulnerabile nudità. Della massa inerme viene indagato il più intimo movimento, tramite il ricamo ora nervoso ora quieto che lo attraversa e ne esplora gli umori, liquidamente sospesi tra l’universo organico e quello concettuale.





ROMANCE 1



Gallery of Art Temple University

a cura di Tiziana Musi












Francesca Checchi, Adelaide Cioni, Annabella Cuomo, Iulia Ghita, Julia Klemm, Leila Mirzakhan, Caterina Nelli, Maria Pia Picozza, Luise Ritter, Sara Spizzichino e Delphine Valli, diverse per formazione e provenienza (Iulia Ghita è rumena, Luise Ritter e Julia Klemm tedesche,Leila Mirzakhan iraniana,Delphine Valli francese), si rivelano attraverso opere che evocano una dilatazione lirica del quotidiano, riconducibile ad una creatività declinata secondo i modi di una nuova sensibilità delle autrici. Si perdono le tracce dei rapporti con la Storia di appartenenza e si moltiplicano, invece, sguardi più intimi che dissolvono i linguaggi codificati in una nuova e inaspettata evanescenza dei materiali utilizzati e in una sperimentazione artistica autentica. Fogli di carta, fil di ferro, fotografie, legno, rame, tele rendono visibile una sospensione dal presente e la ricerca di nuovi e possibili racconti attraverso una presentazione seriale dei lavori. Il titolo Romance assume quindi una doppia valenza: da una parte allude a Roma come luogo geografico d’incontro delle singole esperienze, dall’altra rivela l’adesione sentimentale a un’idea di narrazione vicina a quella del romanzo.



FESTIVAL PRIMA LUCE
 2012
SALA DELLA DOGANA
Comune di Genova e Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura








La mostra PRIMA LUCE nasce dal concorso fotografico indetto dall'Associazione Culturale Profondità di Campo per premiare la creatività dei giovani italiani e stranieri under 35 con una collettiva nella prestigiosa cornice di Palazzo Ducale a Genova.

Sono stati ammessi a...l concorso tutti i progetti che, partendo dalla fotografia, siano stati sviluppati utilizzando i suoi diversi e molteplici linguaggi, da quelli tradizionali ai più innovativi: dall'analogico al digitale, dal bianco e nero ai colori, dalla stampa tradizionale alle composizioni fotografiche, dai video alle installazioni artistiche al fotoritocco.


La Commissione selezionatrice - composta da Elisabetta Papone, Direttrice del Centro di Documentazione per la Storia l'Arte l'Immagine di Genova e docente di Storia della Fotografia presso l'Università degli Studi di Genova, da Paola Valenti, Ricercatrice dell'Università degli Studi di Genova, e dalla fotografa Federica De Angeli - ha selezionato 11 progetti vincitori tra i numerosi pervenuti, secondo criteri di creatività, ricerca, innovazione e contemporaneità, e tenendo conto della qualità artistica ed espressiva degli stessi.














GUERRA AGLI DEI
di ANNABELLA CUOMO

venerdì 1 giugno alle ore 19.00 - venerdì 29 giugno alle ore 19.00
Galleria 291est Roma 


L’imperante Stato di Reato ci rende prigionieri della nostra duplice natura di carnefici/vittime: è l’eredità di una morsa genitrice di caos, tra dicotomici eccessi. L’affannosa corsa verso il vuoto, a cui ci condanna la tracotanza primigenia, giunge oggi ad erodere ogni... dogma di futuro, progresso, crescita. Per tale ragione non possiamo più ignorare la sfida impari tra uomini e dei.
L’uomo, quale carnefice del mondo, ha generato una stirpe rea di hýbris (dal greco antico Yβρις), ovvero della “colpa” di chi ha osato misurarsi con gli dei, violandone le leggi immutabili. La violenza, la dismisura degli intenti e la superba volontà di prevaricazione hanno inevitabilmente segnato l’esordio di un’eterna guerra, in cui l’uomo probabilmente soccomberà all’ineluttabile sorte di vittima della nemesi divina

Annabella Cuomo ci consegna lo sguardo vigile di chi rimodella la dimensione mitica con prestazioni scientifiche. Si apre così una nuova stagione che tra mutazioni, ibridazioni e “invasioni” riporta in auge il caos magmatico di ovidiana memoria: trasfigurante ma non così visionaria, cataloga una specie ormai in via d’estinzione. 
GUERRA AGLI DEI è un vero e proprio laboratorio sulla nemesi divina che implacabile si accanisce sulle umane genti creando il mostro. I tratti grafici di Annabella si accaniscono su una nuova chirurgia che definisce il concetto di uomo, il quale non si è mai manifestato in forma così esile, senza una forma identitaria: giunge ora ad essere la caleidoscopica versione biologica che pone l’accento sulla sua insubordinazione. Finalmente consci della nostra hýbris e della mutazione in atto, potremmo utilizzare l’incontestabile mitologia a nostro vantaggio. 





Rossella Della Vecchia

un ringraziamento speciale a Roberto D'Onorio





ROTTERDAM ART FAIR 2012


Artists in Residence presentations at Re:Rotterdam
-Performances by Bebe Beliz
-Artists in residence from foundation B.a.d, Duende, Het Wilde Weten, Kaus Australis, foundation NAC, CK12 and Kunst & Complex present their work at the RE:Rotterdam art fair.
Re:Rotterdam is one of three side events to the ArtRotterdam art fair, and provides a counter-point to the more established events by bringing vitality, and daring back into the fold. This event is organized by Galerie10 and affiliated galleries, network, artists, artist initiatives and sponsors, all on a non-profit basis. This event runs simultaneously to ArtRotterdam, at the Boompjes 60-68 in Rotterdam.
Artists in residence presenting their work include:
Mercedes Azpilicueta (AR), Jean-Charles de Quillacq (FR) Tetsushi Higashino (JP) , Mathijs van Geest (NL), Joep Overtoom (NL) , Eileen Maxson (USA),  Arie Bouwman (NL), Annabella Cuomo (IT) , LucFosther Diop (CM) , Ellen Henriette Suhrke (NO), Johanne Birkeland Svendsen (NO), Bebe Beliz (TR), Simona Da Pozzo (IT),  Paula Petroll (GER),  Daniela De Paulis (IT) and Yoshiyuki Koninuma (JP)






22nd November 2011 at 7 pm, Foundation B.a.d,Tallingstraat 5, will open it’s doors.
Artists in residence of B.a.d, NAC and Kunst & Complex invite you for a tour around the building. Foundation B.a.d. is no white wall exhibition space but an 20 years old artists’ initiative where artists live, work and share their space with guests artists from all over the world. The building (that currently undergoing major renovations) makes a complex structure in which the residents reflect on their stay in Rotterdam and the daily scene of B.a.d. and it’s inhabitants.
Corridors, basement, ceiling, roof and garden will host for this presentation objects, notes, performances, photo’s and sceneries that will open the dialog about B.a.d’s temporary inhabitants and their expectations, needs, encounters, disappointments and victory’s.

The doors open Tuesday 22nd November 2011, 7 pm and there will be a closing party: Saturday 26th from 8 pm on.





UN REGALO, UN ORO DENTRO L'OMBRA
di ANNABELLA CUOMO


In a light that does not reveal to protect, hiding from predators and humans,which alienates the easy symbolism, animals live performances of Annabella Cuomo.
Animals uncomfortable, unpopular, wild.
The unexpectedly receive something that you do not try, it is not won, coming suddenly, going beyond our will, does not refuse. To encounter a wild animal is agift, it's the moment when we come into contact with the biological basis of life.Cuomo said the poetry of mitosis and the necessity of apoptosis. A feeling of beauty and sorrow pervades his animals, splitting to create beings in the real consciousness. The same separation of one affirms the need to simultaneously capture instinct and reason, science and poetry, screens the boundary to achieve albedo.
Picturesque, grotesque, passionate, instinctive, primitive, imperfect, violent, morbid, melancholic, magical and miraculous, Romantic terms for the work of Annabella Cuomo, an artist who swims in the shadow of the animal world, to explore the world in search of the beauty of a hidden life, essential, bestial, true.
In damp but not dead, a mystical science.
Vania Caruso








GIOVEDI 9 GIUGNO'11
"NUDA PROPRIETA' - Contemporary Art Exhibition"
Piazza Vittorio n.107-2°piano, Roma



*...Un progetto di Glory All
A cura di Roberto D’Onorio
Dopo la collettiva fotografica “Anatomia dell’irrequietezza” in Via Margutta, Glory All ritorna con una nuova mostra/evento d'arte contemporanea. Questa volta, però, sarà uno spazio non convenzionale ad ospitare un’esperienza sensoriale e precettiva di Art Cohosing all’interno della suggestiva cornice Ottocentesca di un appartamento privato, tolto del suo originale decoro.
Il pubblico potrà muoversi tra le sale di un fastoso appartamento nobiliare di Piazza Vittorio, dove percorrerà un luogo privato della sua originaria destinazione, ora intessuto di video, allestimenti, installazioni, costumi di scena, fotografie e audiovisivi.
Una nuova modalità abitativa, una scelta di cittadinanza attiva che investe sulla condivisione e sulla solidarietà come antidoto contro l’isolamento, la solitudine, la diffidenza di un mercato dell’arte individuale.





Galleria 291Est
18-25 maggio 2010
Roma - Viale dello Scalo s.lorenzo